Blockbuster, la catena americana di dvd e videogiochi, finita in fallimento un po’ in tutto il mondo a causa della concorrenza delle tv via cavo, del noleggio via Internet e della pirateria elettronica, è stata salvata in Inghilterra dal private equity Gordon Brothers che rileverà 264 negozi su un totale di 528, mettendo in salvo 2.000 posti di lavoro. Deloitte, nominata come amministratrice nel mese di gennaio, non ha rivelato l'importo pagato da Gordon.

Nemmeno l’ingresso, almeno nelle attività americane, di Dish Network, colosso Usa dell’editoria telematica, del video on demand e del satellitare è riuscito dunque a risparmiare alla catena di videoteche l’amministrazione controllata.

Ma cosa farsene di tanti punti di vendita, incardinati su merceologie e logiche di vendita ormai obsololete?
Saranno riaperti con la medesima insegna e concessi in licenza proprio a Dish Tv, che offrirà nuovi prodotti per riportare Blockbuster UK alla redditività.  "Sappiamo che l'industria dell’editoria elettronica è in una fase di transizione e che abbiamo di fronte a noi una sfida, ma c'è ancora un mercato su cui operare", ha dichiarato Frank Morton, ceo di Gordon Brothers. Una bella impresa visto che l’ex re del videonoleggio ha registrato, nel Regno Unito, perdite di ben 11,2 milioni di sterline nel 2012 (14 milioni di euro), che sono andate a sommarsi ai -8,5 milioni del 2011.