Fortissimamente DPS Trony: dopo il salvataggio alcuni mesi fa del ramo italiano di Darty, il gruppo guidato da Yves Di Benedetto, forte di 62 punti di vendita e 250 milioni di fatturato, controllato dalla famiglia Piccinno, corre in aiuto di Fnac Italia, che il compratore, il Fondo Orlando, aveva intenzione di dismettere praticamente in toto. Ma rimaneva in sospeso, appunto, la “patata bollente” dei migliori negozi dell’insegna francese e dei relativi organici.

Il liquidatore Matteo Rossini ha dunque siglato un accordo d’intesa per l’affitto del ramo d’azienda di Fnac Italia con offerta irrevocabile d’acquisto, condizionata all’omologa del concordato preventivo. L’oggetto della trattativa è costituito dai 5 punti di vendita situati nei centri storici di Genova, Napoli, Verona, Torino e Milano.

L’amministratore delegato, Yves Di Benedetto, ha dichiarato: “Anche se per noi era un momento di grande attività legata all’integrazione dei punti vendita ex Darty, non potevamo non cogliere questa opportunità di Fnac Italia per le location che sono tra le migliori in assoluto in queste 5 città. Questa operazione, senz’altro aggiunge valore alla nostra azienda ed è in linea con nostri obiettivi a medio e lungo termine. Richiederà uno sforzo importante di integrazione e di investimenti per rimettere a regime dei punti vendita che per quasi un anno e mezzo sono stati trascurati, incluso i dipendenti che speriamo ritrovino motivazione nell’assistere il cliente. Confidiamo quindi nella collaborazione degli stessi, ma anche dei sindacati e delle proprietà per velocizzare questo processo. Le location che andremo a rilevare si prestano anche a valutare nuovi modelli di business e da alcuni mesi stiamo progettando delle formule di offerta che crediamo che il settore dell’elettronica, bisognoso di innovazione, potrà accogliere con interesse”.


Il tutto arriva dopo che la proprietà di Fnac, il re del lusso Kering (ex Ppr) del magnate François Henry Pinault, ha annunciato l’ingresso in Borsa, per il 20 giugno, dell’insegna distributiva, nonché la cessione de La Redoute, il re delle vendite a distanza, con 18 milioni di clienti nel mondo. Come è noto Kering, che vuole dire Gucci, Yves Saint Laurent, Bottega Veneta, Puma ecc. sta facendo quadrato sui prodotti di alta gamma e uscendo dal retail di massa. Una strategia confermata dal recente acquisto, da parte della stessa Gucci, di Richard Ginori per un ammontare di 13 milioni di euro.


Sul piano internazionale Fnac ha un fatturato di 4 miliardi di euro, in calo del 2,5%. A questa dolente nota si aggiunge una perdita di 23 punti del risultato operativo corrente.