Commercio elettronico superstar: il settore è in continua crescita con una stima del fatturato per il 2014, ottenuto dalle vendite dei siti italiani, che supererà i 13 miliardi di euro. In salita del 21% l’export, composto per il 33% dall’abbigliamento e per il 54% dal turismo, per un valore totale di oltre 2 miliardi di euro.

Questi i risultati – per lo meno eclatanti – emersi ieri durante il 9° eCommerce Netcomm Forum, l’appuntamento organizzato da Osservatorio eCommerce B2C Netcomm - School of Management Politecnico di Milano.

Il vero motore è il mobile, visto che le transazioni mediante smartphone sono cresciute del 289% nel 2013, un record al quale andrà a sommarsi un ulteriore +85% nel 2014, che porterà il fatturato conseguito su questa piattaforma a 1,2 miliardi di euro (erano 164 a fine 2012).

Spiega Roberto Liscia, Presidente di Netcomm- Consorzio del Commercio Elettronico Italiano: "Stiamo, finalmente, assistendo a un forte interesse delle imprese, in particolare del Made in Italy e della grande distribuzione, che si sono rese conto delle grandi opportunità che il digitale può offrire in un momento in cui i fattori recessivi stanno mettendo in discussione i modelli di business e di vendita tradizionali. Molti progetti sono in fase di avvio in settori che finora erano rimasti indecisi senza intervenire con strategie di sviluppo innovativo. In particolare, vale la pena di sottolineare che oltre all'abbigliamento, che è stato sicuramente il motore dello sviluppo degli ultimi anni, anche il food e l'arredamento hanno cominciato il loro percorso.

Secondo Camilla Folladori - responsabile payments and services di Sisal – “i dati dimostrano come il canale stia vivendo un momento ottimo, spinto soprattutto da un numero sempre più alto di persone che accedono al web, che ha toccato quota 22 milioni, e dalla diffusione dei nuovi dispositivi mobile che permettono di fare acquisti in ogni momento e luogo. Non bisogna però trascurare le barriere che attualmente limitano un ulteriore sviluppo. L’utilizzo della moneta elettronica sul web, nonostante gli alti livelli di sicurezza raggiunti, viene percepita da una buona fetta di italiani come un limite, che riduce così le opportunità per le imprese e per i consumatori. A questo si aggiunge l’attaccamento degli italiani all’utilizzo del contante, nonostante si stia registrando un rilevante trend di crescita dell’uso della moneta elettronica”.