E bravi i francesi di Adeo. Con un colpo neanche tanto a sorpresa (voci in proposito circolavano da qualche tempo) si sono accaparrati la rete di Castorama in Italia, acquistandola a suon di milioni di euro (si parla di 560) dal gruppo britannico Kingfisher. Un “bottino” niente male se si considera che Castorama nel nostro paese conta 31 magazzini (434 milioni di euro di patrimonio immobiliare) per un fatturato di circa 400 milioni di euro.

L’operazione
E’ andata in porto alla fine di luglio, proprio mentre Castorama lanciava a Milano la nuova insegna Deco City: un punto vendita di 2.200 mq con un’offerta fortemente orientata al pubblico femminile.

La strategia
Se gli incassi derivanti dalla vendita della rete italiana di Castorama saranno utilizzati da Kingfisher per la riduzione di un indebitamento netto che caratterizza lo stato finanziario del leader mondiale del bricolage (cui fanno capo le insegne B&Q, Screwfix, Hornbach e BricoDepot), l’acquisizione della catena da parte di Adeo evidenzia una precisa strategia di sviluppo del gruppo francese nel nostro paese. Il presidente esecutivo di Adeo Damien Deleplanque, nel sottolineare la complementarietà delle insegne controllate, ha dichiarato che l’operazione rappresenta una formidabile opportunità di crescita in Italia e rafforza la posizione del gruppo transalpino sul mercato.

Le insegne
Già, perché in Italia Adeo è presente con 74 punti vendita, 18 con marchio Leroy Merlin e 89 Bricocenter (56 di proprietà e 33 in franchising), e raggruppa 4.318 collaboratori, con un fatturato complessivo di 816 milioni di euro. Non solo. A breve dovrebbe partire il lancio di una nuova insegna di bricolage: Bricoman.

Antitrust
Insomma, vi sono tutti gli ingredienti per entrare nel mirino delle autorità europee competenti in materia di concorrenza che dovranno esprimersi prossimamente su tale acquisizione. Entro la fine di novembre Adeo dovrà presentare le strategie di rinnovamento della rete di Castorama. Non sono previsti tagli al livello d'occupazione o ridimensionamento della rete. Ma sarà interessante capire come intenderà giustificare e interpretare la “complementarietà” delle sempre più numerose insegne possedute.