L'accusa
Secondo Coop, Esselunga, per diventare la catena distributiva con i prezzi più bassi d'Italia, avrebbe carpito informazioni riservate su contratti in essere tra importanti aziende di marca e Coop stessa attraverso alcuni buyer di Esd, centrale acquisti di cui Esselunga fa parte insieme Selex, Agorà (ora entrata nell'orbita di Carrefour) e Cedas.
La difesa
Le cose non stanno così, ha replicato secco Caprotti. All'epoca dei fatti alcuni buyer di Esd chiesero maggiori sconti a Ferrero, Lavazza, Bahlsen e Grissin Bon, ottenendo nel complesso un miglioramento delle condizioni contrattuali dello 0,64%, pari allo 0,007% del fatturato di Esselunga e non del 7% come dichiarato da Coop, che ora vorrebbe un risarcimento di 300 milioni di euro. Come avrebbe potuto una percentuale così esigua - si è chiesto il patron di Esselunga - incidere sulla competitivà dei prezzi della nostra catena permettendoci, secondo quanto vorrebbe far credere Coop, una riduzione dei prezzi del 5%?