Si sapeva che prima o poi la grande distribuzione avrebbe fatto il pieno dell’offerta sui farmaci. Non si sapeva quando, di sicuro non in tempi così brevi. L’art. 2 del Ddl Bersani (quello della lenzuolata, per capirci) grazie ad un emendamento presentato dal deputato radicale Sergio D’Elia prevede infatti la possibilità, per le parafarmacie (quindi anche quelle presenti anche all’interno delle aree di vendita degli ipermercati) di vendere i farmaci con obbligo di ricetta (farmaci di fascia C).

Un danno per le farmacie

Qui, in effetti, il pericolo di danno procurato alle farmacie del Paese esiste in maniera più decisa rispetto al provvedimento dello scorso anno, tanto che Federfarma minaccia, come ritorsione al tradimento del governo, di sospendere la convenzione con il servizio sanitario nazionale.

Le conseguenze per i cittadini

Ciò comporta che da lunedì prossimo, 19 novembre, i cittadini italiani saranno costretti a pagare di tasca propria tutti i farmaci rimborsati dal SSN per i quali potranno ottenere il rimborso solo successivamente rivolgendosi alle Asl. Lo ha annunciato Giorgio Siri, presidente di Federfarma, associazione di categoria che rappresenta 17mila farmacie private.

Sul piede di guerra
Siri, durante una conferenza stampa a Roma, ha precisato che l'iniziativa è stata già decisa dal consiglio di presidenza di Federfarma e che da oggi 15 novembre l'assemblea deciderà modalità e termini della protesta.

Alessandro Foroni