Poca scelta ma risparmio sicuro. E' questa, in sintesi, la fotografia della vendita dei farmaci da banco nella distribuzione moderna a poco meno di un anno dalla loro liberalizzazione. A "scattarla" i risultati di uno studio dell'Osservatorio prezzi del Codici (il Comitato per i diritti dei cittadini), che ha monitorato e confrontato il prezzo di 30 farmaci da banco di largo consumo in sei capoluoghi delle regioni Lombardia, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia e Calabria.

Anche se l'assortimento appare ancora piuttosto scarso, nei supermercati e negli ipermercati del Belpaese i consumatori possono acquistare gli stessi prodotti in vendita in farmacia mediamente a prezzi inferiori al 20%.

L’indagine è stata svolta nel periodo che va dal mese di giugno a dicembre 2007, prendendo come riferimento farmacie, parafarmacie, ipermercati e centri salute, verificando la differenza di prezzo tra i diversi punti vendita e il prezzo da listino. Il confronto è stato realizzato prendendo come riferimento il costo dei farmaci da prontuario, calcolando la percentuale di sconto eseguita dalla farmacia o dal punto vendita.
Risulta evidente che qualcosa è cambiato in seguito all’ondata delle liberalizzazioni nel settore dei farmaci. I cittadini che vogliono risparmiare però, secondo l’associazione Codici, devono indirizzarsi verso i grandi ipermercati, i quali tuttavia se assicurano prezzi vantaggiosi risultano ancora poco assortiti in termini di referenze.

Le situazioni riscontrate nei vari capoluoghi di regione appaiono in alcuni casi anche molto diverse tra loro. A Roma. per esempio, non vi sono grandi differenze tra il costo dei farmaci applicati nelle farmacie e nelle parafarmacie. Sensibile è invece quello che emerge dal confronto di prezzi tra farmacie e ipermercati: se l’Antalgil costa il 17% in meno rispetto alle farmacie, il Tantum gola si può acquistare mediamente alla metà. Anche a Milano stessa situazione, con prezzi medi inferiori del 20% nei super e punte che giungono al 46%.

A Pescara vi sono maggiori differenze di prezzo tra farmacie e parafarmacie: se le prime applicano in media uno sconto compreso tra il 5 e il 12%, le seconde arrivano fino al 30. Ovviamente anche qui gli iper restano i più convenienti, ma ancora una volta poco assortiti. Se Napoli si distingue per supermercati che risultano più ricchi di farmaci da banco in termini assortimentali rispetto alle altre città, a Catanzaro troviamo una maggiore presenza di prodotti otc nei center salute. A Bari, infine, la convenienza nell'acquisto di farmaci da banco in grande distribuzione appare significativa in confronto al canale specializzato (tra il 10 e il 20% in meno), ma mediamente inferiore a quella delle altre città monitorate.