Le tecnologie Mobile & Wireless e Rfid trovano impiego in tutti i comparti del largo consumo, dalle operazioni di stabilimento alla logistica di magazzino, dai trasporti alla raccolta degli ordini, dalla tracciabilità alla gestione dei punti vendita e della relazione con il consumatore. Diversamente da quanto accadeva fino a pochi anni fa, innovazione e sperimentazione non sono più appannaggio delle grandi aziende e delle multinazionali, ma sono entrate in molte piccole e medie imprese italiane.

Ma qual è il reale livello di utilizzo di queste applicazioni? Il workshop “Voice Picking, Self Scanning, Rfid: il largo consumo guida l’innovazione”, promosso da AiTech-Assinform e dal Politecnico di Milano, ha cercato di rispondere a questo interrogativo, presentando i risultati della ricerca sulla diffusione e la pervasività di tali tecnologie. L’indagine - condotta dall’Osservatorio Mobile & Wireless Business e dall’Osservatorio Rfid della School of Management del Politecnico di Milano - ha preso in considerazione 100 casi di studio e oltre 270 applicazioni, di cui circa il 60% già pienamente esecutive, nei diversi comparti della filiera: dalla produzione alla distribuzione, dalla logistica ai trasporti.

Negli ultimi anni l’applicazione di tecnologie Rfid ha ricevuto grande impulso dalle iniziative promosse dai grandi retailer internazionali e dai centri di ricerca come l’Epc Lab - il laboratorio di sperimentazione della tecnologia Rfid/Epc nella supply chain realizzato da Indicod-Ecr -. “Questa prima fase di test - ha spiegato Massimo Bolchini, direttore gestione e sviluppo di Indicod-Ecr, anticipando alcuni dei risultati delle sperimentazioni condotte da febbraio 2007 - si è concentrata principalmente sulle merceologie più critiche per l’identificazione in radiofrequenza, come i prodotti liquidi e quelli contenuti in imballi metallici”. I risultati mostrano completa affidabilità nella lettura di tag posti sia su prodotti secchi che su prodotti liquidi con imballi di cartone. Sono emerse maggiori difficoltà con gli imballi metallici, “ma tutte queste criticità - continua Bolchini - sono in via di risoluzione: impiegando tag speciali, si sono raggiunti ottimi livelli di affidabilità”. Il tipo di tag e il suo corretto posizionamento, il packaging dei prodotti e degli imballi sembrano essere in definitiva i fattori rilevanti per una corretta identificazione dei prodotti nelle diverse fasi logistiche.

Il Voice Picking
ha raggiunto un buon livello di affidabilità ed è ormai applicabile a ogni realtà industriale e logistica. La ricerca evidenzia che il 36% dei centri distributivi impiega la tecnologia vocale, a dimostrazione dell’interesse del settore per soluzioni che favoriscano lo snellimento e l’ottimizzazione dei processi. Nello specifico, il Voice Picking permette una riduzione del 22% dei tempi fissi nelle attività di picking - identificazione prodotti, conferma prelievo effettuato, presa colli, ecc. - e del 26% nella gestione dello scarico.

Il largo consumo sta spingendo anche sul versante dei nuovi modelli di interazione col consumatore attraverso le applicazioni di Self Service sul punto vendita: Self Scanning, Self Check-out e Self-Payment. Inoltre, i nuovi sistemi di anticontraffazione e valorizzazione dei prodotti di qualità sono tutte soluzioni che stanno cambiando profondamente la relazione fra azienda e consumatore. “Anche in questo caso - spiega Alessandro Perego, responsabile scientifico degli Osservatori Mobile & Wireless e Rfid - gli abbiamo sviluppato dei modelli di analisi dei benefici conseguibili attraverso l’implementazione delle soluzioni di Self Scanning sul punto vendita. Siamo così arrivati a quantificare una riduzione del 74% del tempo di attesa alla cassa per il singolo cliente rispetto al processo di pagamento tradizionale”.

Migliorare l’efficacia di vendita degli agenti - che possono disporre di informazioni aggiornate sulla disponibilità dei prodotti e sulle promozioni in corso - è uno dei vantaggi ottenibili grazie alle soluzioni Sales Force Automation. Inoltre, tutte le attività di inserimento e invio degli ordini possono essere svolte in mobilità, mediante connessione cellulare. Da ciò deriva un maggiore tempo disponibile per le attività di front-office e una semplificazione di quelle amministrative di verifica degli ordini. La ricerca mostra infatti una riduzione fino all’85% del carico di lavoro per le attività di back-office svolte in azienda.