Al primo posto, tra queste ultime, svetta proprio quella che fa capo a Bernardo Caprotti, risultando anche quest’anno il gruppo della grande distribuzione con i prezzi più competitivi in Italia. Dietro a Esselunga si posizionano comunque con onore Panorama, Bennet, Iper e Carrefour.
Quale sia l’esatta formula di Esselunga per riuscire ad affermarsi sul piano della convenienza è difficile a dirsi. In parte potrebbe contare il fatto di operare con format di vendita che tutto sommato “tengono” alla crisi (si stima un calo dello 0,6% delle vendite nel canale super tra gennaio e agosto di quest’anno, contro la flessione del 2,5% registrata dagli iper). Ma probabilmente pesa ancor di più l’efficienza logistica e – forse – l’abilità negli acquisti. La compressione della marginalità di quest’ultimo anno da parte delle catene distributive è un fatto oggettivo. Essere riusciti a mantenere la leadership sul fronte della competitività dei prezzi fa onore a Esselunga e alle catene risultate tra le più convenienti. Le altre insegne dovrebbero rifletterci sopra.