di Luca Salomone

Una vera rincorsa per l'ex calciatore, presidente dell’Atalanta e grande imprenditore, oggi sessantanovenne, che ha realizzato cinque operazioni significative. Parliamo del riacquisto, da Penisula capital, del 38% della sua Kiko Milano, dell’acquisizione, in tandem con la stessa Penisula, del 40% per cento della catena di abbigliamento per il mare e le vacanze Mc2 Saint Barth, quota che lo ha reso il primo azionista, e della stipula della joint venture paritetica AV retail, con la catena di ristoranti All’Antico Vinaio di Tommaso Mazzanti. Il tutto nell’arco di due mesi, cioè dalla metà di ottobre alla metà di dicembre.

Michael Jordan atterra a Milano

E la quinta mossa? Si tratta dell’apertura - in collaborazione con Nike, di cui Percassi è partner per il Sud Europa - del primo Jordan World of Flight del Vecchio continente, a Milano nella centralissima Via Torino 21, cioè a due minuti dalla Piazza del Duomo.

In questo stabile, affittato da Covivio e con una superficie retail di 2.100 mq, ci sono già altri due marchi della scuderia del magnate bergamasco, ossia un Bath&Body Works (cosmesi e dintorni) e, da settembre, il primo Starbucks take-away d’Italia.

Il negozio Jordan, su un unico piano, ha una superficie totale di 363 metri quadrati, impiega 50 persone ed è un tempio degli articoli da basket, ma anche di una corposa linea di abbigliamento informale, che comprende calzature e accessori.

Il nome non è, certamente, un caso. Infatti, il marchio è stato creato da Nike nel 1984 proprio per Michel Jordan, allora ventunenne e già lanciatissimo nella propria carriera, come uomo di punta dei Chigago Bulls, scelto per il suo primo draft Nba.

Per l'allestimento sono stati utilizzati materiali del territorio e artisti locali hanno creato opere d'arte e murales, che raccontano le storie dei campi e delle squadre di pallacanestro della comunità circostante, del folclore e dei legami di Jordan con Milano e l'Italia.

Le misure del reame

E intanto… Intanto, oltre ai progetti con Nike, che ha circa 50 negozi in Italia, Kiko, il 7 dicembre, ha raggiunto il traguardo dei mille negozi nel mondo, con l’apertura di Dubai e con una copertura di 42 nazioni.

Lego, sempre sotto licenza Percassi, ha aperto, il 2 dicembre, il suo 24° punto vendita italiano, a Brescia centro, in Corso Zanardelli, che è anche il 7° del format multicanale ‘certified’ e Starbucks è salito, sempre nella nostra Penisola, a 21 indirizzi, con l’opening presso Elnòs di Roncadelle (Bs).

Una vera marcia trionfale, dimenticando il periodo nero del Covid. Il consolidato della sola holding Odissea, cui fanno capo i marchi non alimentari e l’e-commerce è balzato, nel 2021, a 643,4 milioni di fatturato, in aumento del 36% rispetto ai 471,9 milioni del 2020, con un margine Ebitda positivo per 159,9 milioni, in ascesa di 60 milioni sul precedente esercizio e un utile netto di 233 mila euro rispetto ai -23,8 milioni precedenti.

A questo va aggiunto il ramo immobiliare, cioè la holding di partecipazioni Stilo immobiliare finanziaria, joint venture con Orion european real estate fund, che valeva, nel 2020, più di 3,6 miliardi secondo Report aziende Consodata.

Per concludere Antonio Percassi, secondo Forbes, avrebbe un patrimonio di 1,4 miliardi di dollari, cioè superiore a 1,3 miliardi di euro.