Venchi, si svilupperà ancora in Cina. Come ha rivelato, al Corriere della Sera, Daniele Ferrero, amministratore delegato e primo azionista della società piemontese, il programma, per il Paese, che sta riscoprendo i consumi e la ristorazione, è intenso e prevede una serie di nuovi negozi a partire da Wuhan, dove lo sbarco è previsto in dicembre, per passare poi a Hong Kong, Shanghai, Shenzen... e arrivare a 36 negozi nella Repubblica Popolare, contro i 30 attuali e i 24 dell’inizio del 2019.

Per Venchi, ha continuato Ferrero, il Paese asiatico rappresenta il secondo mercato, con un 18% di quota su un fatturato di circa 100 milioni di euro, dopo l’Italia, che al momento polarizza il 65% dei ricavi.

L’insegna torinese è diffusa e conosciuta in tutti i continenti, toccando più di 70 nazioni e raggiungendo un totale di 120 cioccolaterie-gelaterie dislocate sia nelle grandi vie commerciali, sia negli shopping center, oltre che da Eataly: a Londra (George Street), a New York Broadway, a Chicago, a San Paolo del Brasile (Eataly), a Rio de Janeiro, in Arabia Saudita, a Gedda e da Eataly Riad, a Singapore, a Miramas, vicino a Marsiglia, presso McArthurGlen…

Ricordiamo che Venchi, fondata nel 1878 a Torino, ha da poco ricevuto il sostegno di Unicredit Factoring per il proprio sviluppo.

La formula finanziaria, erogata dal colosso creditizio, è il dynamic discounting, che consente alle imprese di ottimizzare il capitale circolante e di supportare efficacemente la propria filiera di fornitori, anche esteri alleviandone, fra l’altro, i problemi finanziari contingenti.

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