Nei primi sei mesi dell’esercizio 2009-2010, il numero tre mondiale della distribuzione ha registrato un aumento dell’utile netto dell’1,3% a 1,03 miliardi di sterline.

Il fatturato è cresciuto del 9,3% a 27,8 miliardi. Nel Regno Unito, dove realizza il 70% del giro d’affari, il retailer ha visto le vendite a rete costante aumentare del 3,7%, superando le attese degli analisti e lasciando un margine operativo pari al 6% del giro d’affari e in crescita dello 0,2%.

Grazie alla solidità del mercato domestico e alle buone performance nella vendita di servizi finanziari all’interno dei suoi magazzini, Tesco ha creato 6.500 posti di lavoro nel Regno Unito durante il primo semestre.

All’estero la situazione è invece più contrastata. In Europa il giro d’affari ha realizzato un +0,9% a 4,77 miliardi di sterline, ma il margine operativo è sceso dello 0,4% a 4,6%. In Asia le vendite hanno subito un balzo del 26,9% a 4,39 miliardi, ma il margine è sceso dello 0,3%.

Negli Stati Uniti, dove Tesco ha lanciato la sfida del format Fresh & Easy con aperture in California, Nevada e Arizona, le vendite sono esplose del 70,5%, ma il deficit si è ulteriormente aggravato dell’11,7% a 85 miliardi di sterline.