Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 02 Maggio 2024 - ore 17:08
Calendario ancora impazzito e pronostici orientati alla prudenza contrassegnano una stagione importantissima per il non food.
L’obiettivo è di un rapido sviluppo, ottenuto bilanciando la gestione diretta e in franchising e la distribuzione fra i diversi canali.
Confimprese ha stilato il consuntivo del primo semestre e le previsioni del secondo. Il trend è molto positivo, specie per la moda.
Il 2020 ha messo uno stop, causa Covid. Ma private equity e venture capital dimostrano un'attenzione durevole, che supera gli eventi.
Si prevedono molti interventi immobiliari, ma il canale sconta ancora gli effetti del Covid, mentre l'inflazione galoppante frena i retailer.
La pipeline è ricca, ma molti progetti hanno dovuto adattarsi a un rinvio. La ripresa è in atto, ma non è solida.
Il ‘pacchetto’ di agevolazioni per i commercianti include una mensilità in free rent e opzioni di differimenti delle scadenze di pagamento dei primi trimestri dell’esercizio economico 2021. Le facilitazioni si sommeranno a quelle decise dal Governo.
Mario Resca: "Il nostro centro studi certifica che il 90% delle nostre associate ha revocato i Sepa per il pagamento anticipato dei canoni per il trimestre aprile-giugno”.
Al calo dei consumi interni e alla flessione delle vendite nel canale dei centri commerciali si sommano le preoccupazioni legate al Ddl sulle chiusure domenicali e festive. Il futuro del retail è a tinte fosche.
In Italia le imprese distributive presenti sul listino sono ancora poche, ma testimoniano che qualcosa si sta muovendo. La quotazione è un passo decisivo per raccogliere le risorse necessarie per rinnovarsi e contrastare l’avanzata dell’online.
L’Osservatorio Confimprese-Reno evidenzia la stabilità del comparto centri commerciali, con una pipeline però molto interessante, che, da qui al 2022, vedrà lo sviluppo di nuovi progetti, quasi tutti di fascia alta. Mario Resca: "Il rischio è nelle chiusure domenicali".
È appena uscito il nuovo Osservatorio Confimprese Estero, che segnala la tenuta del comparto, in crescita del 20% rispetto al 2017 (230 aperture), segno che il retail italiano cerca stabilità anche oltreconfine. Scopriamo quali sono i piani delle maggiori insegne del food e della ristorazione.
I dati e le riflessioni presentati al summit di Stresa da Confimprese ed EY indicano che il retail è solido e, in molti settori, in grande sviluppo. I nodi da sciogliere sono legati agli oneri della digitalizzazione, che richiede più apertura verso gli strumenti finanziari.
Occasione di sviluppo, occupazione, creazione di nuove energie imprenditoriali, il settore continua a crescere, trainato dal food e dall'abbigliamento.