Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 05 Dicembre 2023 - ore 16:30
Investito da un gravissimo scandalo alimentare il sito non si è più ripreso. Così, in primavera, Nestlé ne aveva deciso la chiusura. Ora il colpo di scena.
Nella top five, sommando i due principali settori del largo consumo (distribuzione e alimentare) si arriva, in ottobre, a una schiacciante incidenza, pari al 17 per cento degli investimenti.
Arvind Vij, Ceo di BTX italian retail and brands: «Si tratta di un’operazione fondamentale per il marchio Conbipel e che prelude all'espansione in nuovi mercati internazionali».
Posizione centrale in una città di sicuro interesse turistico e vicinanza alle infrastrutture: questi i plus di un complesso retail piccolo, ma agguerrito.
Un'alternativa alla mozzarella che, forse, farà gridare allo scandalo i puristi, ma che punta anche ai mercati esteri, a partire dal Belgio.
Tramite il master greco Retail & More la catena bulgara Parkmart passerà sotto le insegne del gruppo francese.
La manovra fa seguito a un'ampia uscita dal retail fisico non alimentare, che ha coinvolto, fra l'altro, Amazon books e Amazon4Stars. Ma i supermercati restano.
L’obiettivo è di un rapido sviluppo, ottenuto bilanciando la gestione diretta e in franchising e la distribuzione fra i diversi canali.
La Gdo (conteggiando tutti i canali) ha fatturato, a settembre 2023, 12,5 miliardi di euro, con un rialzo del 6,6% su settembre 2022, ma in presenza di un'inflazione dell'8,8 per cento.
Hudson è uno dei maggiori operatori nordamericani del travel retail. Alla fine del 2020 ha completato la fusione con Dufry.
Il gruppo fondato dall'imprenditore Renzo Ricci ha fatturato, nel 2022, circa 620 milioni di euro. Negli ultimi anni è stato avviato un corposo processo di sviluppo estero.
L’opening è il culmine di un anno caratterizzato da una forte espansione della rete, sia fisica che digitale: 12 i nuovi punti vendita aperti, cui si aggiungono i restyling o relocation di altri 5 negozi.
L'Ad: «I nostri connazionali tendono a rivolgersi al veterinario solo quando esiste un concreto problema. Noi invece vogliamo costruire un vero percorso di benessere e rendere trasparenti i costi dell'assistenza medica».
La futura norma è di per sé valida, ma la nostra Penisola ha un sistema più efficiente di quello auspicato dall'Ue.