Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 26 Aprile 2024 - ore 16:00
Il rapporto condotto da Censis e Confimprese fotografa le paure e la capacità di tenuta dei nostri connazionali alla prova della seconda ondata.
Se quest’anno, in tutto il mondo, sul settore si è abbattuta, causa Covid, la serrata degli esercizi ristorativi, non c’è dubbio che il mercato continuerà a mantenere la propria importanza. Il caffè è la bevanda più amata del mondo.
La ricerca Nomisma sull'alimentare testimonia la vitalità del settore, ma pone interrogativi inquietanti sul futuro. Ecco quali.
Mai il bilancio annuo e previsionale del big cooperativo fu tanto atteso. Cosa succederà a livello economico e nei consumi italiani ed europei?
Il 14 settembre suona, per tutti gli studenti, la prima campanella. Il mercato va a rilento, a causa del Covid e dei redditi in calo. Ma i prezzi....
Il bilancio di gennaio-maggio evidenzia, su base nazionale, perdite medie di circa 50 punti. La flessione per canale riflette le normative.
Unaitalia, durante la propria Assemblea, fa il punto sul settore e conferma la positività del comparto anche all'export. Intanto, in Usa ed Europa, il Covid dilaga fra i lavoratori dei macelli. Però, a oggi, l'Italia è indenne.
L'avvio della fase 2 non ha comportato un’inversione di rotta e, anche lo scorso mese, pochi segmenti hanno registrato un segno positivo. Il problema è la mancanza di liquidità.
La perdita, o sospensione del lavoro e la riduzione degli stipendi, stanno causando gravi difficoltà anche nel fare fronte alle spese più basilari, come le bollette e il semplice vitto.
La quarantena ha fatto riscoprire l’arte bianca agli italiani, a casa e in panificio. Secondo le stime di Aibi, infatti, in queste settimane di lockdown, il consumo pro-capite di pane è cresciuto del 10%.
Grave taglio dell'export, ricaduta del blocco dell'Horeca, necessità di smaltire le scorte domestiche: molti gli elementi negativi secondo l'Ufficio studi della Federazione,
Jakala ha condotto una serrata analisi sui consumatori: il ritorno alla normalità, secondo gli italiani, sarà lento e prudente e molte abitudini resteranno.
Il paragone, con marzo 2019, è impietoso con un calo del 31,1% della spesa delle famiglie. I miliardi mancanti sono quasi 2, sommando Monza Brianza e Lodi.
Scorte, accaparramenti, acquisti compulsivi, hanno portato in alto le vendite della moderna distribuzione. Ma non sono certo rose e fiori: lo spiega Claudio Gradara.