Il primo quotidiano sulla GDO
Aggiornato al 05 Giugno 2023 - ore 09:06
La ricerca “The New Economic Divide” individua nuove categorie di consumatori, delinea le tipologie di acquisto e le scelte dei prodotti che rimodellano il panorama retail nel 2022.
Vinitaly è tornata, non più con le folle ondeggianti della pre-pandemia ma con tanti buyer e operatori e meno winelover. Questa sera chiuderà i battenti e il primo bilancio della manifestazione scaligera è più che positivo. Hanno partecipato 4.400 aziende e si stimano 25 mila buyer esteri nonostante la defezione di rus...
Secondo i dati Nomisma per Assodistil, negli ultimi 12 mesi il 61% degli italiani di età compresa tra i 18 e i 73 anni ha consumato in casa o fuori casa spirits, mentre il 29% ha preferito la grappa.
Il 90% degli italiani guarda abitualmente l’etichetta degli alimenti che acquista per scoprirne data di scadenza, provenienza geografica e assenza di prodotti “dannosi” per la salute, prima che il marchio e le promozioni.
Post pandemia la quasi totalità degli italiani oggi consuma prodotti surgelati e 1 su 2 dichiara di averne aumentato l’acquisto nell’ultimo biennio. Praticità, possibilità di variare spesso il menù e di ridurre gli sprechi sono i principali driver che hanno spinto i consumatori a preferire il consumo di cibi surgelati.
Inflazione e situazione internazionale preoccupano ormai più del Covid. Cresce per il secondo mese consecutivo la voglia di viaggiare (+6,2%) e di ritrovare quella normalità che oltre 7 intervistati su 10 vedono ancora lontana. Rallenta il comparto casa, anche se rimane su livelli elevati.
A fine 2021, l’online si conferma un driver di crescita per la grande distribuzione organizzata, con un +23,5% rispetto al 2020 in termini di vendite a valore e un volume d’affari di 1,8 miliardi di euro. Per il 2022 si stima un incremento tra il 10 e il 15%.
L'andamento positivo prosegue da diversi anni, ma soffre la produzione di speck non certificato Igp con un nuovo calo del 1,8%. Il principale canale commerciale resta la Gdo, con un dato che supera il 65%. Bene anche l'export.
Torna negativo l’andamento dei consumi di frutta e verdura. Tra i canali di vendita si salvano solo i supermercati.
Il vino nella distribuzione moderna chiude il 2021 con +2,1% a valore e -2,2 a volume, mentre le bollicine, trainate dal Prosecco, crescono a doppia cifra sia a valore, con +20,5%, sia a volume, con +18,1%. Preoccupano l’aumento dei prezzi, il potere di acquisto dei consumatori e il rallentamento della pandemia.
Secondo il terzo report annuale “State of snacking” di Mondelēz International, si allarga il concetto di snacking e i consumatori preferiscono lo spuntino al pasto tradizionale. Mindfulness e well-being giocano un ruolo sempre più importante nelle scelte d’acquisto.
Nel 2021 la domanda di fragole è tornata a crescere (+4%), per un totale di oltre 93mila tonnellate, dopo un 2020 con vendite al di sotto della media del triennio precedente. Aumenta del 5% il prezzo medio.
Nel 2021 molti vini sfusi hanno subìto aumenti significativi. Per esempio, il Chianti è balzato del 50% in un anno (mentre le giacenze si sono ridotte del 10%), il Prosecco del 34%, il Chianti Classico del 13% e il Lambrusco reggiano di quasi l’8%.
Scatto dei prezzi al consumo a gennaio e, in particolare, dei beni nel carrello. Nel primo mese dell’anno si sono scaricati sul consumatore finale i primi effetti dell’impennata dei prezzi dell’energia e delle materie prime.